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Chi non conosce la celebre frase “So condenda pe fa sta sfilata“? Si tratta dello spontaneo intervento di una giovanissima Sandra Marchegiano che viene da New York e che partecipa a miss Italia nel mondo nel 1992.  Il video che la ritrae vestita da statua della libertà è comparso sul web qualche anno fa rendendola virale tra i giovani e tra i divoratori di meme.

Chi è Sandra Marchegiano?

All’epoca del web 2.0, ma anche 3.0, è possibile diventare famosi senza rendersene conto. Un giorno il tuo viso con una frase scritta in carattere “impact” finisce in un database di meme e una moltitudine di utenti viene a cercarti perché sei diventato un mito. Nel caso di Sandra Marchegiano, figlia di immigrati italiani naturalizzati newyorkesi, è andata proprio così. Da un giorno all’altro il suo bel viso incorniciato da boccoli e orecchini a forma di stella è diventato il simbolo degli italoamericani, unendo dialetto italiano e la sua lingua americana, rendendo tutti entusiasti, tutti adorano ascoltarla, anche i personaggi famosi come Frank Matano. 

Per grande sorpresa di molti, a distanza di 25 anni, il volto di Sandra sembra non avere subìto i segni del tempo. Oggi si presenta ancora bellissima sul suo account Instagram, con una grande spontaneità, molto ironica e sempre sorpresa dal clamore che ha intorno.

 

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Dalla lesione di un diritto a una nobile causa

Chi la segue sa che nelle ultime ore si è imbattuta in un negozietto online che vende gadget con la sua immagine editata in stile “hope” assieme alla sua celebre frase “Ciao mi chiamo Sandra Marchegiano, vengo da New York e so condenda pe ffa sta sfilata!”. Così faccia, nome e cognome di Sandra sono stati stampati su tazze, t-shirt, poster, adesivi, agende, felpe, cover, orologi, cartoline e federe a sua insaputa dal proprietario dello shop che si chiama Fecius ed è di Roma.

so condenda
dal sito redbubble.com

Non tutti conoscono i criteri dei diritti d’immagine, sia per il venditore che per il soggetto ritratto. La diffusione di un’immagine ad insaputa del soggetto ritratto potrebbe comportare grossi rischi per il venditore in questo caso. E se anche per qualche cavillo i diritti d’immagine non apparterrebbero a Sandra, ma comprensibilmente alla RAI, rete su cui andava in onda il concorso, rimangono i suoi dati personali e la frase pronunciata da lei su cui terzi vorrebbero lucrare. Sandra è stata avvisata di ciò, ma non è sembrato le importasse tanto dei diritti quanto del guadagno sui gadget in questione. Le sue parole sono state le seguenti:

«I would love the profits to go to Italian hospitals. I would love a news reporter to pick this up and share in Italy, so profits go to hospitals.»

«Vorrei che il guadagno andasse agli ospedali italiani, mi piacerebbe se un giornalista prendesse questo caso per diffonderlo in Italia.»

so condenda

E da qui è nato il piccolo appello a Fecius, di cui al momento non abbiamo nessun’altra informazione oltre a quelle legate al suo account sullo shop: Fecius su Redbubble.com

Dall’immagine di Sandra non si evincono solo due occhi grandi, ma anche un CUORE grande. Avrebbe potuto sfruttare il suo seguito di migliaia di follower montandosi la testa, avrebbe potuto far causa a un venditore sbadato, ma il suo primo pensiero è stata l’Italia in una profonda crisi sanitaria, mentre New York e New Jersey stanno vivendo un momento terribile ancora peggiore del nostro a causa del virus.

Se hai voglia di approfondire anche tu le ricerche su Fecius, di iniziare una petizione o di compiere qualche azione che realizzi il desiderio di Sandra, non ti resta che condividere questo piccolo articolo e diffonderlo. Io nel frattempo ti ringrazio per essere passato di qua.

Debora

APPROFONDIMENTI:

Cos’è il carattere impact?

Cos’è l’effetto hope?

Legge sul diritto d’immagine

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