Scalea, 5 caratteristiche da amare di questo borgo tutto scale. L’esperienza diretta di una nativa scaleota.
Sono di Scalea, un paese della provincia di Cosenza, in Calabria. È un centro di poco più che 10 mila abitanti, un numero di persone che in estate può lievitare anche del 2000%.
Hai letto bene, 2000%. Questo dislivello rispecchia in pieno le due facce di Scalea, quella tutta ossa e denti stretti che tira avanti fino a giugno e quella fatta di salsedine, colori e allegria riservati ai turisti. Queste due facce si alternano durante l’anno e si incontrano in queste 5 caratteristiche:
- L’accoglienza
- Il dialetto
- L’ironia
- Il mare
- Settembre
1. L’accoglienza a Scalea
L’accoglienza scaleota è allo stesso tempo per natura professionale e priva di ogni sospetto.
Accogliamo tutti, lo abbiamo sempre fatto, apriamo le porte agli sconosciuti e li facciamo sedere alla nostra tavola, condividiamo da subito con loro i momenti della nostra vita. Raccontiamo l’orgoglio degli elementi che ci caratterizzano come le scale, la Torre Talao, che un tempo era isola, e lo strano dialetto.
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2. Il Dialetto Scaleoto
Scalea ha una cultura da decifrare, sorride anche quando non ce la fa più, ma in privato sbotta contro le ingiustizie. Parla un dialetto molto poco calabrese, grazie alla posizione geografica che la caratterizza, si tratta di un dialetto raccolto sotto il nome di “arcaico calabro- lucano”, una delle quattro varietà di lucano, una scoperta di Lausberg e parlato da 200.000 persone.
Credevate che solo il ventriloquo potesse parlare con la bocca chiusa? Vi sbagliavate, lo scaleoto medio sa farlo benissimo, il dialetto scaleoto, infatti, ha la caratteristica di articolare i suoni senza la fatica di aprire la bocca, provare per credere!
Se come me, neanche tu sai chi sia costui, qui trovi più informazioni su Lausberg.
3. L’ironia Scaleota
L’ironia scaleota parte dagli occhi e finisce nel sorriso. Siamo capaci di guardarci in mezzo a un mercato e capirci senza neanche parlare. L’ironia scaleota parte dal presupposto che la vita và vista da diverse prospettive, così magari può darti una seconda possibilità, che va avanti comunque sia e che più importante del buonumore non c’è nulla.
4. Scalea Mare e Orizzonte
Conosco bene la sensazione di essere attratta dal mare in una maniera tanto persistente da volerne diventare onda. Specialmente quando il cielo è nuvoloso, il mare ha un invitante luccichio su sfondo grigio.
Un po’ più in generale, chi nasce sul mare fa davvero una grossa fatica ad immaginare di non poter vedere l’orizzonte. Chi nasce sul mare e ha davanti a sé una montagna, cerca l’orizzonte con gli occhi fin dove può. Questa infantile ricerca è un vizio difficile da togliersi.
5. Settembre a Scalea
A settembre noi scaleoti ci riappropriamo della nostra terra. Per tutta la durata dei mesi estivi il nostro paese prende una forma a tratti irriconoscibile. Diventa difficile incontrare compaesani per la strada, ristoranti, stabilimenti balneari e palazzi vengono popolati dai turisti.
A settembre ci rincontriamo, molti di noi sono esausti, hanno i piedi stanchi per i ritmi poco umani che la macchina dell’estate concentra in quei 90 giorni dell’anno. Il mare in questo mese è cristallino e calmo, felice di essere sopravvissuto anche quest’anno.
Se stai leggendo questo articolo conoscerai anche solo turisticamente Scalea. Allora? Ho dato un’idea veritiera di questa cittadina? Se ti scappa di correggermi o di aggiungere qualche particolare essenziale scrivimi un commento. È importante per me modellare ciò che leggi in base alle tue tendenze.
Ti ringrazio per averlo letto tutto 🙂 .
Debora
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