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Non è invalidante, non è visibile, non è riconoscibile, è detta “ad alto funzionamento”. Ma cosa significa? E cos’è la sindrome di Asperger?

BELLA DOMANDA.

Per spiegare cos’è la sindrome di Asperger dal punti di vista scientifico è possibile dare delle risposte, dal punto di vista sociale non sempre. Questo è un disturbo recentemente diagnosticato, nel 1981 per l’esattezza, ma riconosciuto solo 10 anni più tardi. Ciò è accaduto grazie a uno psichiatra e pediatra austriaco, Hans Asperger.

Oggi sta entrando sempre più nel dominio della conoscenza e dell’informazione, neuropsichiatri ed esperti di psicologia la conoscono da tempo e le persone affette con le loro famiglie stanno diffondendo la voce.

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Greta Thunberg, la piccola attivista ambientalista, ha la sindrome di Asperger, infatti ha 16 anni ma sembra molto più giovane.

Cos’è la sindrome di Asperger e chi ce l’ha

Poiché non è visibilmente riconosciuta, questa sindrome non si manifesta al primo incontro con una persona. Certo, ci sono alcuni tratti che si possono ricondurre ad un atteggiamento distaccato, ripetitivo e socialmente inopportuno, ma la sua misconoscenza non ci permette di inquadrarla.

Neanche i familiari sarebbero capaci di capire che ne è affetto, d’altronde un Asperger può essere autosufficiente, lavorare, spostarsi e vivere da solo. Nelle femmine è più difficile diagnosticarlo, poiché è spesso scambiato per introversione e timidezza. Le femmine sono anche più abili nel nascondere il loro disturbo.

Grosso modo, un tratto che accomuna tutti gli Asperger è una eccellente abilità in un determinato campo. Vengono infatti definiti geni incompresi e cervelloni.

Se non hai avuto alcuna esperienza con la Sindrome di Asperger, devi tenere presente che il loro atteggiamento è uguale a quello del personaggio di Sheldon Cooper, in The Big Bang Theory.

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Il quadro del Disturbo Pervasivo dello Sviluppo

È considerato un Disturbo Pervasivo dello Sviluppo, in cui è certa la compromissione di «tre aree principali dello sviluppo psichico del bambino», che riguardano:

  • Interazione sociale (come ti anticipavo riguardo agli atteggiamenti “inopportuni”)
  • Comunicazione verbale e non verbale (gli Asperger hanno un tono di voce monotono e spesso non sanno decifrare i più comuni segnali non verbali)
  • Repertorio di attività e interessi (non vanno oltre un certo numero di interessi, li coltivano in maniera continua e difficilmente ne accolgono di nuovi)

Sindrome di Asperger – Wikipedia

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Si dice che anche Alan Turing fosse Asperger, per la sua minuziosa propensione e dedizione verso la sua macchina che decifrava i messaggi in codice della Germania durante la II Guerra Mondiale.

Non è autismo ma è nello spettro autistico, perché?

Perché si dice che non è autismo, ma poi si annovera nel suo spettro?

ALTRA BELLA DOMANDA.

La risposta è questa: l’autismo prevede ritardi nell’acquisizione delle capacità linguistiche e a volte un ritardo cognitivo, mentre per l’Asperger il linguaggio è una connotazione notevole e non sono presenti compromissioni cognitive.

Si differisce dall’autismo perché NON HA RITARDI.

Cos’è lo spettro autistico: si tratta di un quadro che generalizza i punti principali di diversi disturbi pervasivi dello sviluppo, dai più ai meno gravi, che vanno dalla compromissione cognitiva e linguistica, alle difficoltà relazionali.

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Freddie Highmore, protagonista della serie TV “The good doctor”, che narra la simpatica storia di un chirurgo Asperger

Cos’è la sindrome di Asperger: i sintomi

Se riconoscere un Asperger ha le sue difficoltà, i suoi sintomi si possono raggruppare facilmente. Possiamo dire che ha  questo disturbo chi ha i seguenti sintomi:

Le relazioni sociali

L’interazione sociale è una campana d’allarme per riconoscere i sintomi in un bambino Asperger. È caratterizzata da sporadici successi nella costruzione di relazioni. A differenza dell’autistico, l’Asperger ha la capacità di manifestare le emozioni. Data la sua logica però, ha scarse capacità di adattamento, senza calcolare l’inesperienza che la società ha di questa sindrome, e quindi l’inadeguata sensibilità richiesta.

La comunicazione

La comunicazione di un Asperger dal punto di vista verbale è fin troppo esaustiva. Da quello non verbale invece, come anticipato, non lo è quasi mai.

L’Asperger si presenta in una forma goffa, un aspetto infantile e sognatore (infatti dimostrano sempre meno della loro reale età), uno sguardo assente o disincantato e argomenti dettagliati sulle proprie esperienze o interessi.

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I comportamenti ripetitivi e i loro interessi limitati

Ritenuti a volte bizzarri, i comportamenti di un Asperger portano con sé una comicità inconsapevole. Non si dica inoltre che non capiscono l’ironia, perché non è affatto così. Mentre conducono il proprio stile di vita insieme a individui con una logica comune, gli Asperger danno l’impressione di attivare un allarme, quando si tratta dei loro interessi. Potrebbero infatti passare da un totale disinteresse a una fervida loquacità.

Vivono questi argomenti che li appassionano in maniera profonda, seguono rituali giornalieri legati agli oggetti o alle persone che ritengono importanti, non vedono di buon occhio i cambiamenti e soffrono o sono recalcitranti di fronte a questi ultimi.

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I gesti

Più visibilmente, l’Asperger potrebbe dondolarsi senza accorgersene, camminare sempre dietro con la convinzione di proteggere le persone che ama, iniziare un discorso senza capire se qualcuno lo stia seguendo o meno. Può avere difficoltà nel trovare la strada di casa e per lui potrebbe continuare a coltivare i suoi interessi senza rendersi conto che siano passate 5 o 6 ore.

L’iperattività

Come anticipato prima, gli Asperger sono motivati e animati esclusivamente da ciò che li appassiona. Nei momenti di concentrazione massima dei loro interessi, appaiono iperattivi e nel pieno della loro forma fisica. A questi momenti di alto coinvolgimento però, alternano quelli di massimo disinteresse e spesso con deficit di attenzione. Potresti parlare a un Asperger di un argomento che non gli appartiene e ritrovarti a doverglielo spiegare altre 3 volte affinché gli arrivi.

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Steve Jobs. Spesso anche lui è nominato quando si parla di Asperger. Pare che non avesse molta dimestichezza nelle relazioni e che preferisse lavorare in solitudine.

L’ansia e la depressione

Purtroppo questi due disturbi sono spesso presenti negli individui Asperger in maniera più persistente che in individui dalla logica comune. La logica Asperger non ammette eccezioni o anomalie, e davanti a queste potrebbe avere episodi di attacchi di panico o rumorosi spaventi. Diciamo che l’Asperger non è proprio la prima persona a cui chiedere aiuto se sei in difficoltà.

La loro incapacità di adattarsi inoltre li fa soffrire molto, anche questa crea ansia e depressione, che si ripetono come i loro atteggiamenti stereotipati.

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Cos’è la sindrome di Asperger: le cause

Anche quella sulle cause è una bella domanda, ma oggi ancora non vede una risposta precisa, quindi preferisco non accogliere le ipotesi in atto. Le cause della sindrome di Asperger infatti, sono ancora sconosciute.

Cos’è la sindrome di Asperger. C’è una cura?

C’è una terapia, perché la Sindrome di Asperger non è curabile.
Ci sono percorsi in cui il paziente può confrontarsi con le competenze sociali ed emotive. È importante anche istruire soprattutto le persone che gli stanno attorno come la famiglia, gli insegnanti, gli amici o i colleghi di lavoro.

Per quanto riguarda le condizioni psichiatriche invece, ci sono interventi specifici, a volte farmacologici.

fonte: asaitalia.it

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Susanna Tamaro – la scrittrice di Va dove ti porta il cuore ha recentemente affermato di avere la sindrome di Asperger, che lei stessa definisce “una sedia a rotelle invisibile”.

Alcuni personaggi famosi Asperger

Eccoci giunti alla lista dei personaggi famosi che si presume siano Asperger. Insieme a quelli gia citati, ce ne sono molti altri.

  • Greta Thunberg
  • Alan Turing
  • Henry Ford
  • Steve Jobs
  • Susanna Tamaro
  • Wolfgang Amadeus Mozart
  • Michelangelo Buonarroti
  • Isaac Newton
  • Charles Darwin
  • Albert Einstein
  • Alfred Hitchcock

Secondo gli studiosi, i personaggi citati appartenenti al 18°, 19° e 20° secolo, sarebbero tutti accomunati da caratteristiche che portano a pensare alla sindrome di Asperger, come la vita solitaria e l’interesse per un solo campo. Tu cosa ne pensi? Io trovo che questa lista compaia spesso e in molte lingue, potrebbe essere veritiera.

È pur vero però, che abbiamo pochi elementi per fare un’accurata analisi. Ad ogni modo è una buona maniera per incoraggiare i bambini Asperger di fronte alle loro difficoltà. Mi raccomando, mai vantarli troppo, alcuni di loro sono narcisisti 🙂 .

Lascia qui nei commenti il tuo pensiero su questo articolo, è importante per me modellare ciò che leggi in base alle tue tendenze.

Grazie per aver letto

A presto

Debora

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